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Questo argomento contiene 33 risposte, ha 12 partecipanti, ed è stato aggiornato da Anonimo 7 anni, 5 mesi fa.
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15 ottobre 2013 alle 20:21 #1203
Salve a tutti,
da alcune mie conversazioni avute con Giusy e con altre persone, mi rendo conto che ci sono idee un po’ confuse su cosa si intenda per essere “EBREI”.
Sebbene una componente genetica è indubbia nell’essere ebrei di nascita, l’ebraicità tuttavia non è questione di fattori genetici ereditari. Avere un cognome ebraico o antenati ebrei significa solo e soltanto avere origini ebraiche.
Ma avere origini ebraiche ed essere ebrei non è la stessa cosa.
Se nel corso dei secoli certi ebrei si sono assimilati, mescolati alle altre popolazioni, ecc… hanno via via perso la loro appartenenza al popolo ebraico. Dunque i loro discendenti non sono più ebrei.
Se un lontano antenato di questi ebrei dispersi ed assimilati desidera ritornare all’interno del popolo ebraico, deve per forza fare un cammino di conversione. L’essere ebrei comporta l’appartenenza ad una nazione e l’adesione alla sua religione. Anche per lo Stato laico d’Israele, l’ebraicità viene definita e stabilita secondo i dettami dell’Halakà, ossia la legge religiosa ebraica.
Dunque è ebreo colui che ha i requisiti stabiliti dalla santa Torah e dall’Halakà:
è ebreo chiunque è figlio di madre ebrea o chi si è convertito alla religione ebraica.
Ridurre l’ebraicità ad un solo fattore genetico significa cadere nella trappola razzista che ci ha sterminato: per hitler e per le teorie naziste, era ebreo chiunque avesse qualche gene ebraico nel proprio DNA. Per la Torah e l’halakà invece non è così. Infatti nei campi di sterminio vennero internati come ebrei anche persone che non sono ebree secondo l’ebraismo.
Se qualcosa non è chiaro, se ci sono domande, sono qui a vostra disposizione…
Shalom
16 ottobre 2013 alle 00:23 #1213
AnonimoQuesto l’ho spiegato hanno compreso, sappiamo di avere perso le tradizioni, ma siamo consapevoli anche delle nostre radici e di quello che ci è stato fatto e di cui noi oggi ne paghiamo le conseguenze.
L’unica cosa che mi dispiace è avere scoperto tutto questo in modo brusco, gia’ ce l’avevo col vaticano perchè sapevo cosa avevano fatto in generale, poi ho scoperto che in Sicilia c’era torquemada e poi tutta la verita’ su quello che è successo grazie alle informazioni degli ebrei che sapevano in Sicilia. E non penso che tutto questo sia un caso e che sia successo adesso. Penso sia giusto raccontare ai rabbini cosa è accaduto esattamente in sicilia e che il filo che ci lega non si è del tutto interrotto e che in qualche modo qualcosa è continuata ad esistere in quei discendenti e che tutta quella malvagita’ alla fine non ha trionfato.16 ottobre 2013 alle 07:54 #1215ottimo, evidentemente le vostre neshamot (=anime) desiderano tornare “a casa”, alle proprie origini. Il percorso di conversione per voi sarà come operare un Tikkun (=riparazione) di quanto avvenuto nel passato. Il male subito dai vostri antenati non ha trionfato. Riuscirete a far rivivere l’ebraismo anche in Sicilia B”H
Sono disponibile per ogni chiarimento anche d’ordine pratico sul processo di conversione… qualcuna mi aveva chiesto informazioni
17 ottobre 2013 alle 05:27 #1227
Anonimo😀 ecco cosa intendevo c’era qualcosa perchè non la vediamo come conversione è piu’ un ritorno una riparazione, un ripristino di quello che ci è stato tolto, il riprendere la nostra tradizione. Poco fa sono stata con iole, mi diceva che esiste una tradizione siciliana e che una copia di questa cosa che non mi ricordo come si chiama (tanto per cambiare ho la memoria di un novantenne con l’alzhaimer oo) sta in un museo. Volevamo una copia di questo scritto pensi si possa richiedere in qualche modo? pensavamo anche a una copia fotografica. Domani appena la sento ti dico esattamente di cosa si tratta. Penso ti abbia chiesto sicuramente Daniela, lei è molto addolorata da tutto questo sono settimane che dice dibby torniamo a casa. Stiamo sempre a cozzare con la mentalita’ di qui e in qualsiasi campo non solo quello religioso.
17 ottobre 2013 alle 15:16 #1236
Anonimociao a tutti,
grazie Shazarahel del tuo appoggio e sostegno e’ per me molto importante in quanto come ti ha gia’ predetto Giusy sto vivendo tutto questo con molto dolore.
Il motivo e’ perche’ da sempre ho cercato il mio cammino spirituale nonostante fossi stata educata a credere nella chiesa cattolica, ma non mi sono mai sentita a casa in nessuna di quelle che ho sperimentato nel mio cammino.
Oltretutto inconsciamente ho sempre vissuto con un dolore particolare la persecuzione degli ebrei, tanto da non poter nemmeno vedere un film o un documentario perche’ non riuscivo a reggere il dolore e cio’ non accadeva lo stesso con altri popoli perseguitati.
Adesso io non so se sia memoria genetica o dell’anima ma quando entrai in una sinagoga della mia citta’ (quel giorno era aperta al pubblico) ho sentito un dolore al cuore, come se …non so nemmeno come descrivertelo ma sentii il mio cuore piangere.
quando nel cammino della mia vita ho incontrato Giusy e mi ha spiegato la situazione il cuore (nel senso astratto) non mi fa’ piu male, ma sento un forte desiderio a tornare a casa, di vivere secondo la legge ebraica.
Purtroppo vivo in un contesto dove non posso spostarmi per andare dal Rabbino e vicino a me non ce ne sono.
Ma desidero ardentemente riprendere l’identita’ che mi e’ stata negata.17 ottobre 2013 alle 15:51 #1239
AnonimoAnche anna maria stessa cosa tua l’ho avvertita ieri di venire qui, spero che le altre si rendano conto e si diano una svegliata e su quale sia la realta’ dei fatti. Spero che questo sia finalmente un punto nelle nostre vite e che le nostre decisioni facciano riflettere il mondo intero sul significato della parola abusi, prevaricazioni e razzismo.
17 ottobre 2013 alle 15:52 #1240
Anonimodelle scusate l’errore non ci sto oggi è come se avessi il cervello di gomma stamattina bahh
17 ottobre 2013 alle 19:07 #1242Carissima Daniela,
benvenuta!le tue parole mi toccano profondamente. Così come anche l’esperienza di Giusy.
Che dirvi? Bentornate a casa…
Il processo di conversione non è una passeggiata, richiede tempo e pazienza, ma alla fine l’anima ebraica non può trovar pace se in seno al suo popolo e nell’osservanza della Torah, nostro vero DNA collettivo.
Dimmi dove ti trovi esattamente (puoi anche scriverlo in privato se non vuoi dirlo qui), e poi vedo di contattare qualche Rabbino per chiedere di darvi una mano. Oggi esiste internet, skype… forse possiamo trovare una soluzione per farvi seguire i corsi di studio necessari.Sono qui a disposizione per qualunque domanda o chiarimento
shalom
17 ottobre 2013 alle 21:28 #1244
Anonimosarebbe un idea grandiosa molte non sono autonome con questo problema, io riesco a muovermi un poco meglio, ma ho problemi grossi col mangiare, ma sempre evito di andare in giro piu’ di tanto perchè intossico lo stesso
18 ottobre 2013 alle 00:47 #1245
Anonimorahel abbiamo letto che il vaticano si vuole mettere di mezzo adesso abbiamo le prove che mi stanno censurando avevo detto al prof piuttosto che chiedere aiuto al vaticano io mi lancio dal balcone. e questo per i motivi che sai e quello che ci hanno fatto, il vaticano ci deve solo delle scuse ancora per altri 2000 anni!!!!!!!!! no è asilo politico basta!! Domani sento ester, ma ho le scatole girate penso di puntare dritto. assurdo guarda sento crimi e vedo che vogliono fare qui poi facciamo bim bum bam e vediamo chi vince.
18 ottobre 2013 alle 14:51 #1246
Anonimor
Rahel le ho risposto in privato su faceboock19 ottobre 2013 alle 21:09 #1248Shavua tov a voi tutte,
prima di fare dei passi concreti presso il Rabbinato, avrei bisogno di sapere con esattezza quante o quanti siete a fare richiesta ufficiale di un percorso di conversione.
Sapete che un percorso di conversione può anche richiedere alcuni anni di studi?
inoltre questo comporta anche acquisto di libri, partecipazione attiva alle lezioni ed, infine, accettazione completa dell’osservanza delle Mitzvot (siete disposte, ad esempio, ad osservare tutti i complessi e numerosi precetti relativi all’osservanza dello Shabbat? della tarat hamishpaha??)Prima di procedere, è bene che voi verifichiate questi punti in modo sincero.
Resto in attesa di un vostro riscontro. Shalom e grazie
19 ottobre 2013 alle 21:41 #1249
AnonimoShavua tov Rahel,
si sono a conoscenza delle difficolta’ che questo percorso comporta, ma leggendo tarat hamishpaha e altre regole ebraiche gia’ le applicavo spontaneamente anche se in modo imperfetto.Ma il desiderio di tornare a vivere secondo questa legge e’ molto forte.
Quindi confermo la mia intenzione a proseguire il mio cammino di conversione.
Shalom Daniela19 ottobre 2013 alle 21:44 #1250grazie Daniela,
avrei piacere di avere una risposta anche dagli altri candidati.
Appena ricevo le altre conferme, chiamo il Rabbino.
Grazie
19 ottobre 2013 alle 23:20 #1252
AnonimoHo appena finito di leggere i vostri commenti vi posso dire per quel che mi riguarda che anche io non mi sono mai sentito al mio aggio dentro ad una chiesa o a intraprendere un cammino cattolico di qualsiasi ramo più tosto sono sempre stato affascinato dalle dottrine orientali ma non mai approfondito, il venire a conoscenza delle mie origini ebraiche mi hanno lasciato abbastanza scosso.Sto cercando di capire se effettivamente le mie sensazioni e un po il mio modo di essere non sia legato strettamente alle mie origini e non solo per il cognome che porto ma per quel che riguarda l’interiore,questo mi spinge a voler intraprendere il duro cammino per poi trarre le mie conclusioni.Dico grazie in anticipo per la possibilità che mi si offre di poter conoscere gli usi e costumi delle comunità ebraica.
shalom
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