La verità è la suprema armonia e la suprema gioia.
Ogni disordine e ogni sofferenza è falsità.
Pertanto si può affermare che le malattie sono le menzogne del corpo, e che i medici sono i soldati del grande e nobile esercito che combatte nel mondo per la conquista della Verità.
[…] Se consideriamo il corpo come il tabernacolo del Signore, la scienza medica, ad esempio, diventa il rito iniziatico per il servizio del tempio, mentre i medici di tutte le categorie sono sacerdoti officianti nei diversi riti del culto. La medicina, quindi, è davvero un sacerdozio, e dovrebbe essere trattata come tale.
Lo stesso può dirsi della cultura del corpo e di tutte le scienze concernenti quest’ultimo e le sue funzioni. E se l’universo materiale è considerato il rivestimento esteriore e la manifestazione del Supremo, si può anche dichiarare, in senso generale, che tutte le scienze del corpo sono rituali di adorazione.
[…] Dopo tutto, una malattia non è altro che una cattiva attitudine assunta da una parte del corpo.
Il ruolo principale del medico consiste nell’indurre il corpo, con metodi diversi, a recuperare la sua Fede nella Grazia Suprema.
[…] Una mente aperta, un cuore generoso, una volontà incrollabile, una determinazione calma e ferma, un’inesauribile energia e una fiducia totale nella propria missione – ecco cosa rende perfetto un medico. Alla conoscenza e all’esperienza medica aggiungete una piena fiducia nella Grazia Divina, e la vostra abilità terapeutica non conoscerà limiti.
(Mère, 14 marzo 1956, tratto da Salute e Guarigione nello Yoga, Scritti e Discorsi, Ed. Mediterranee, Roma, 2012)
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