L’oggetto della discordia
(Racconto di Pellegrino De Rosa)
L’oggetto si stagliava immobile e silenzioso, sospeso a mezz’aria, sopra il mare in bonaccia.
Aveva la forma di un triangolo isoscele, con la base a sinistra e la punta a destra, e sembrava di metallo.
Il bambino spalancò gli occhi e corse, trafelato, dall’uomo chiamato “il Maestro” e lo strattonò tirandogli la tonaca.
«Che c’è?»