Se vogliamo uscire dal sanguinario conflitto isralo-palestinese, dobbiamo perentoriamente cominciare a metterci in reciproco ascolto del dolore altrui. E per farlo, a volte basta leggere una poesia, una canzone in cui l’altro mette a nudo i propri sentimenti. Perché l’Arte ci restituisce sempre la verità più autentica del vissuto umano.
La famosa cantante libanese Mjida El Roumi ha magistralmente interpretato un poema di Mahmoud Darwich, in assoluto il più grande scrittore palestinese ed uno dei maggiori scrittori arabi contemporanei. Il poeta, rifugiato palestinese a Beirut, ha composto questo poema, Saqata Al Qinaa, La maschera è caduta, sotto i bombardamenti del terribile assedio delle truppe israeliane in Libano. La narrazione dei sentimenti che prova un uomo in mezzo agli spari e le bombe, un uomo a cui resta soltanto il suo corpo “nudo” e che, fra la vita e la morte, sceglie la vita…
In un brano musicale è racchiusa tutta la sofferenza del popolo palestinese. Abbandonate per un momento tutte le vostre idee e pregiudizi sul conflitto, e concedetevi qualche minuto per mettervi all’ascolto di questo brano.
Mahmoud Darwich
La maschera è caduta, oltre la maschera
La maschera è caduta
Potrei perdere la vita … Sì
Ma ora dico No!
Alle ultime pallottole No!
All’ultima boccata d’aria sulla terra, No!
A ciò che resta del derelitto dell’anima mia, No!
Beirut … No!
Assedia il tuo assedio,
Non hai scelta
Colpisci il nemico,
Non hai scelta scelta
Il tuo braccio è caduto, raccoglilo!
Sono caduto al tuo fianco, raccogli il mio corpo
e scaglialo contro il tuo nemico,
Che adesso sei libero …
Libero…
Libero!
I tuoi morti e i tuoi feriti sono una munizione dentro di te
Così, con loro, colpisci il tuo nemico
Che adesso sei libero …
Libero…
Libero!
Assedia il tuo assedio con la follia
ed ora o sei
O non sei
Sottotitoli in francese
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