Come avviene un po’ ovunque, anche in Israele il mese che ha preceduto le elezioni è stato un mese di ossessionante bombardamento propagandistico.
Noi cittadini siamo stati letteralmente invasi di pubblicità ovunque.
La propaganda elettorale ci ha martellati di messaggi, di spot, di volantini e pubblicità di ogni genere, come se bastasse uno spot per convincere le persone a votare un partito anziché un altro!
Senza contare che, malgrado la pubblicità a martello, a chiunque chiedessi per chi avrebbe votato, la risposta era: “non so per chi votare!”
I dibattiti televisivi mostravano i rappresentanti delle varie fazioni urlare e sbaitare gli uni contro gli altri, senza ascolto, senza rispetto. Appaiono poco credibili, patetici. Ognuno di loro ha un Nemico, reale o presunto tale, da combattere e sconfiggere.
Ogni partito ha costruito la propria propaganda elettorale ANTI-qualcuno.
Ogni partito ha un avversario da screditare, da calunniare, condannare, boicottare. Mentre sembra tutta una farsa per chi vuole con ogni mezzo accaparrarsi la fetta più grossa della torta…
Ad esempio, nei manifesti qui sotto vediamo i due leader del Campo Sionista (partito laburista) con la scritta: “o noi o lui” e il manifesto con il primo piano di Bibi Netanyahu che porta la scritta: “noi o loro”.
I due schieramenti opposti, Destra e Sinistra, richiamano concetti base della Kabbalah: per Destra si intende il lato maschile, identificato con Hessed, l’Attributo della bontà e della benevolenza. Per Sinistra si intende il lato femminile, identificato con Gevurah, l’Attributo della forza, del coraggio e del rigore. Nella politica israeliana questi due attributi appaiono invertiti e, invece di interagire armoniosamente, si contrappongono violentemente. Quello che pare mancare è l’Asse mediano, quello che in altri sistemi politici viene definito Centro e che nella Kabbalah corrisponde a Tiferet, l’Attributo dell’armonia, dell’equilibrio e della bellezza, che integra i due opposti.
Sappiamo che tutta la cultura ebraica ruota attorno alle 22 lettere dell’alfabero. Interessante notare che persino i partiti israeliani si autodefiniscono con una lettera, con due o tre lettere. Il partito di Destra che governa da molti anni il paese, il Likud, porta la sigla mahal מחל, che potrebbe leggersi danza, ma anche mahalah, malattia o milhamah, guerra.
Il partito di Sinistra, invece, porta la sigla Emet אמת, parola che significa “verità”. Di questa parola si parla molto nei testi kabbalistici, poiché essa riunisce insieme la prima lettera dell’alfabeto, l’Alef א, la lettera che sta in mezzo, la lettera mediana Mem מ, e l’ultima lettera dell’alfabeto, la Tav ת.
Il partito arabo, ad esempio, ha adottato la lettera Ain ע, di valore numerico 70, che sembrerebbe rievocare le 70 Nazioni della Terra di cui parlano i testi della Tradizione.
In propaganda sono stati usati alcuni giochi di parole che fanno eco alle tecniche alfabetico-numeriche della Kabbalah. Leggiamo ad esempio in questo manifesto: a destra kitzoniut קיצוניות, “estremismo”, a sinistra tzionut ציונות, “sionismo”.
Fin da ragazzina, mi pareva buffo e ridicolo che sui manifesti che tappezzano le città in tempo di elezioni, i diversi politici mettano la loro foto migliore. Non propongono mai un’immagine rappresentativa che sintetizzi le loro idee, i loro programmi, le loro proposte. Ci propongono le loro facce. Punto. Il messaggio è: “votatemi! Votate me!”.
Questo la dice lunga sul fatto che la politica fa sempre più affidamento al culto della personalità, al carisma della leadership. Da che mondo è mondo, le masse hanno sempre bisogno di un Idolo da adorare, di un Padrone a cui obbedire, di una Guida che gli indichi come camminare. E le masse le governa chi più riesce a far breccia sulle emozioni ancestrali, sulle paure collettive. Freud ha scritto in proposito molto meglio della sottoscritta.
In Israele, così come in altre Nazioni sia del passato che del presente, avviene lo stesso fenomeno: tanto, tantissimo denaro pubblico sprecato in ossessiva e convulsiva propaganda politica. Per poi cosa? Per poi ritrovarsi a confermare lo stesso partito, lo stesso Leader, il medesimo governo! Così come i francesi della Rivoluzione: tagliano la testa al Re e, dopo poco tempo, incapaci di sostenere la libertà acquisita, riparano verso un Imperatore. Così come la Democrazia Cristiana o Berlusconi in Italia: la gente è oppressa, eppure vota sempre le stesse persone, le stesse “facce”.
Gli israeliani vogliono Bibi, e lo hanno ribadito a queste nuove elezioni, così come gli italiani volevano Berlusconi, malgrado i disperati tentativi dell’opposizione d’infangarne la loro idilliaca immagine.
Più che l’aderenza ad una ideologia politica, il culto della personalità è ciò che più emerge da questi risultati democraticamente ottenuti.
Ogni tirannia è impossibile senza la tacita complicità del popolo.
Ogni forma di schiavitù è impossibile senza il consenso degli schiavi.
Qui sotto vediamo un murales dipinto nel centro di Gerusalemme che raffigura tutti i leader politici israeliani, raffigurati come sturalavandini. La scritta sopra dice: “solo il Messia salva la situazione”
Siamo soliti parlare di Democrazia come dell’ideale sommo raggiunto. E questo perché semplicemente non sabbiamo immaginarci altro.
Indubbiamente quello democratico è il modello di società migliore che abbiamo inventato, e ne andiamo talmente fieri da volerlo imporre ormai come il Modello per eccellenza a tutte le Nazioni del pianeta, anche con la forza. Ma il fatto che sia il migliore Modello ideato dall’uomo fino adesso, non significa che sia il Modello Sommo e Definitivo di società umana possibile.
Constatiamo ormai da decenni, infatti, che anche questo Modello, per quanto migliore degli altri, è tuttavia anch’esso fallace. Anche la Democrazia ha i suoi punti deboli. Con tutti i suoi pregi, anche il Modello Democratico deve essere superato, sostituito con un Modello di civiltà migliore e più efficace.
Ci siamo mai chiesti perché il Modello Democratico tuttavia non funziona come dovrebbe? Perché non è riuscito a risolvere i problemi che affliggono da sempre l’umanità? Perchè non è riuscito ad eliminare l’ingiustizia, la disuguaglianza e la divisione in classi sociali, fra elite di ricchi potenti e massa di schiavi consenzienti?
La liberal-democrazia, combinata col sistema industriale cui è strettamente legata, ha ingigantito le differenze economiche oltre ad averle rese psicologicamente intollerabili in un mondo di teoricamente uguali (Sudditi. Manifesto contro la Democratizia di Massimo Fini).
come il passaggio dalla monarchia alla democrazia sia stato accompagnato da uno sviluppo prodigioso degli strumenti coercitivi (Bernard de Jouvenel, Del potere, Milano, Rizzoli, 1981, p. 33)
tutti i sistemi politici sono stati oligarchici e «anche la formula democratica resta una variante – la variante aperta — del principio di élite» (G. Sartori, Democrazia e definizioni, Bologna, Il Mulino, 1957, p. 73)
Uno dei punti deboli del modello democratico è che si fonda sulla maggioranza. Come la Storia dimostra, purtroppo le scelte della maggioranza spesso non sono state scelte giuste, né eticamente sostenibili. La maggioranza non sempre prende buone decisioni. Gli esempi storici non mancano: Hitler e Mussolini, così come oggi i capi di Hamas, sono saliti al potere democraticamente eletti dal popolo.
Quello della “maggioranza” è un criterio di scelta che deve essere rivisto e rettificato.
La quantità di persone che aderiscono ad una ideologia non può essere il Criterio per eccellenza di una civiltà che si vuole evoluta. I criteri che devono motivare le scelte, devono essere etici, appropriati, efficaci.
La democrazia, diciamolo pure, diffida, a buon diritto, dell’intelligenza. E quindi ha costruito un meccanismo, le elezioni basate sul principio della maggioranza, che necessariamente e coerentemente premia i mediocri. (Sudditi. Manifesto contro la Democratizia di Massimo Fini).
C’è chi sostiene che, affinchè il modello democratico funzioni, sarebbe necessario investire sull’educazione, in modo da accrescere il grado di consapevolezza della massa, renderla sempre più capace di analisi obiettiva dei fatti e delle problematiche.
Questa soluzione diventa inapplicabile, poiché è interesse delle varie Elite di turno di mantenere il popolo nell’ignoranza al fine di salvaguardare potere e privilegi acquisiti. Si pensi telecrazia berlusconiana che ha creato una generazione di addormentati mentali.
Le azioni e decisioni di un Paese sono prese dalle o per le più grandi società, gli interessi finanziari, le grandi fortune e il complesso bellico-industriale. Fin quando il denaro e il sistema monetario saranno al potere, la vera democrazia non sarà nient’altro che una pia illusione. Dobbiamo smetterla di batterci costantemente per i diritti dell’Uomo e per una giustizia per tutti all’interno di un sistema ingiusto, e cominciare a costruire una società dove l’uguaglianza dei diritti fa parte integrante della sua concezione. Dal momento che rimaniamo all’interno di un sistema monetario, la maggior parte della gente non avrà mai abbastanza denaro per comportarsi in maniera democratica. In un sistema monetario, la democrazia è un’illusione perpetuata per dare alla popolazione l’impressione di far parte di un processo che ha la pretesa di essere democratico. In realtà, la nostra libertà è in funzione del potere di acquisto. Peggio ancora, questa libertà è illusoria, essendo il denaro in mano di un pugno di persone. (Jaque Fresco, La prospérité sans en payer le prix)
La sola vera alternativa all’attuale sistema Democratico, è la visione del Nuovo Mondo proposta dal Venus Project di Jaque Fresco.
La sua visione propone l’applicazione del metodo scientifico al sistema sociale, dove a governare il pianeta sarà l’intelligenza artificiale di computer, non soggetta alle opinioni irrazionali manipolate dagli interessi e dalle emozioni, ma in grado di analizzare le informazioni accumulate dagli esperimenti e dall’esperienza per trovare e suggerire le soluzioni più idonee ed efficaci. Fresco parla di una prossima era cibernetica, dove il mondo sarà costruito da robot prodigiosi e gestito dai computer.
In Israele stiamo portando avanti un grandioso ed ambiziosissimo progetto : Kabbaland è un ecovillaggio che fungerà da laboratorio sperimentale di un nuovo modello di società completamente alternativo al sistema mondiale attualmente in vigore, ormai desueto ed inefficace ad affrontare le sfide dell’era moderna. Il vecchio sistema, tutt’ora in vigore, è come un malato terminale in coma irreversibile che, con accanimento terapeutico, ci ostiniamo a tenere in vita mediante strumenti artificiali… la sua morte è tuttavia prossima, è solo una questione di tempo e il cambiamento di paradigma in atto si produrrà inevitabilmente, anche se non lo vogliamo.
Kabbaland propone un tipo di società plasmata su concetti kabbalistici e sul modello delle Sefirot, fondata sull’esaltazione e valorizzazione della diversità, intesa come ineguagliabile potenziale creativo. Una società che prevederà la sperimentazione di un nuovo tipo di Democrazia diretta non fondata sulla maggioranza, ma sulla meritocrazia e le competenze proprie di ciascuno.
Per saperne di più su Kabbaland, clicca sui link qui sotto :
© è possibile riprodurre l’articolo a condizione di citare l’autore, Shazarahel, e la fonte http://kabbaland.com/MLH/elezioni-2015-israele-una-lettura-kabalistica/
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Ho sempre pensato che ,nonostante la mia avversione per i sistemi autoritari, la democrazia fosse un sistema che di per se ingloba la corruzione e la falsa convinzione che la maggioranza ha sempre ragione .Esempio ne è il fatto che se uno schieramento ottiene il 49% di consensi , contro il 51% degli eletti dello schieramento opposto , al 1° basterà corromperne 2 del 2° per diventare maggioranza ,ed ecco che proprio questa cosiddetta democrazia ,alla fine non ha proprio niente di ciò che dice di rappresentare.E’ così difficile corrompere o acquistare 2 elementi scelti da un listone di 50 candidati che magari non hanno ricevuto neanche il loro stesso voto e che si trovano eletti per il solo fatto che i sistemi elettorali ,con la scusa della governabilità ,hanno previsto un premio di maggioranza alla lista che ottiene un solo voto in più ?Ecco la mia disponibilità a considerare ipotesi alternative come quella di Jaque Fresco,che a dire il vero non conoscevo,ma che mi premurerò di conoscere.
Shalom Pietro,
sto scrivendo un libro intero sul progetto Kabbaland, un modello di società alternativa, oltre la democrazia.
Se ti interessa approfondire, ti terremo al corrente dell’uscita del libro. Saranno benvenute le tue riflessioni in merito.