“Per un breve istante ti ho abbandonato e con grande tenerezza ti raccoglierò
In un trasporto d’ira ti ho nascosto il mio volto per un istante e con amore eterno avrò misericordia di te, dice il Tuo Liberatore Hashèm”
Questi due versetti contengono entrambi l’aspetto del rigore divino, Ghevurà, e della sua misericordia, Hessed . Le parole che esprimono il rigore divino sembrano la continuazione del filo spinato e sono scritte in caretteri neri, nella fascia dove l’immagine è vista al positivo. Le parole di amore sono scritte in caratteri bianchi e netti nella fascia dell’immagine vista in negativo fotografico, dove il blu comincia ad emergere dal nero: anche nel negativo c’è già la presenza del bene i potenza.
Questo ci mette di fronte alla realtà del testo biblico che ci presenta un duplice atteggiamento divino di fronte alle azioni umane. Il testo biblico ci pone continuamente do fronte all’ardua sfida della teodicea, dell’esistenza del bene e del male.