Shekinah, olio su tela, 70x50 cm
“Tutta splendente è la figlia del Re nel suo interno, la sua veste è intessuta d’oro” (Salmo 45,14)
Il termine Shekinah negli scritti kaballistici designa la Presenza di D’ in questo mondo, simbolo della comunità d’Israele che è vista come sua Sposa.
Dall’interno della tenda vediamo in soggettiva lo sguardo dello Sposo che incontra quello della sposa. La Sposa, il popolo d’Israele, è nel deserto dell’esilio; l’abito che la rende desiderabile e allo stesso tempo la nasconde agli occhi dell’Amato, è la Torah. La Torah è una veste ricamata d’oro (vediamo nel quadro il testo del Cantico dei Cantici microscopicamente dipinto in oro sulla veste della Shekinah); ma cos’è più bello l’abito o il corpo che esso cela? Il corpo è più bello dell’abito che lo nasconde, così il popolo d’Israele è più bello dell’abito, la Torah, che lo riveste. Ma se l’abito nasconde il corpo, il corpo nasconde l’anima, più bella del corpo; così la Presenza divina è l’anima che si nasconde dietro il corpo del popolo d’Israele…uno dentro l’altro.
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