Israele è un paese giovane e come tale non può di certo vantare una consolidata espressione artistica nazionale. L’arte moderna che nella storia contemporanea costituisce il frutto maturo di una lunga e lenta elaborazione storica delle forme e dei linguaggi all’interno del glorioso passato culturale d’Europa, in Israele invece costituisce l’immatura e acerba base d’inizio. Cioè l’arte israeliana comincia dove l’arte occidentale finisce.
Questo fa sì che gli studi artistici in Israele spesso non attingano a queste radici comuni all’arte occidentale, che storicamente sono piuttosto di matrice cristiana.
“Questo rifiuto o carenza di applicazione dei consolidati metodi tecnici dell’arte classica in Israele” dice l’artista Shazarahel “mi ha fatto accettare la sfida dell’insegnamento artistico che avevo sempre rifiutato in altri contesti”.
Dietro richiesta di rabbini Shazarahel impartisce così corsi privati di arte e disegno nelle yeshivot a studenti particolarmente dotati di talento artistico.
Il disegno e la pittura si rivelano inoltrestrumenti di analisi dell’inconscio dei ragazzi: il disegno è l’arena di scontro delle emozioni, il luogo in cui essi si raccontano, mettono a nudo problemi, paure, ansie, conflitti, traumi; grazie alla collaborazione di insegnanti e psicologi, il disegno diventa anche il luogo della ricostruzione dell’identità, supporto pedagogico per lo sviluppo delle potenzialità inespresse e dell’acquisizione della stima di sé.
Kabbalart rende omaggio ad alcuni degli studenti delle yeshivot, di età compresa fra i 12-13 anni pubblicando i disegni che hanno realizzato dopo alcuni mesi di studio, con un corso di 2 ore alla settimana.