Giovanni Bonaldi

 

Quando per la prima volta ho visto le opere di Giovanni Bonaldi sono rimasta affascinata dalla rilettura originale e creativa nonché della re-interpretazione personale delle tematiche kaballistiche; sono rimasta impressionata nel constatare come la sua grande anima di artista sia riuscita a penetrare gli insondabili misteri della Kabbalah, pur non essendo cresciuto in ambito ebraico. Le sue opere sono capolavori d’arte e di spiritualità che testimoniano fino a che punto il linguaggio della kabbalah ebraica sia universale. Personalmente considero Giovanni come uno degli artisti più promettenti della nostra generazione, e sono onorata di esporre nel mio sito alcune delle sue opere: daremo spazio in modo particolare alle opere che trattano delle sefirot, dell’albero della vita, della lettera lamed, dei concetti lurianici di svirat hakelim (=rottura dei recipienti) e di tikkun (=riparazione).
Grazie Giovanni! Kabballart ti augura di raggiungere presto tutto il successo che meriti!

 

Biografia di Giovanni Bonaldi

Giovanni Bonaldi è nato a Serina (Bergamo) il 17 aprile 1965. Diplomatosi alla Nuova Accademia di Belle arti di Milano nel corso  di Pittura, si è dedicato alla sua ricerca linguistica nel campo della mistica ebraica e della cabbala. Espone con regolarità in  gallerie pubbliche e private oltre a sviluppare progetti ed eventi in ambito museale: museo delle luci di Casale Monferrato presso la comunità ebraica del luogo; museo ebraico di Bologna;  galleria Scala Mata del ghetto ebraico di Venezia. E' docente di discipline pittoriche presso il Liceo artistico statale di Bergamo. Vive e lavora a Serina dove cerca di dimenticare ciò che ha imparato per rinnovare la Luce di ogni giorno in ciò che gli è sonosciuto affinchè i sogni possano diventare realtà.

 

"Il mio studio, dove trascorro gran parte del mio tempo, è tutto bianco. Non ho voluto mettere colori altrimenti mi disturbano con le opere che faccio. Così voglio che tutto lo spazio sia neutro e solo luminoso... così un solo punto rosso, una macchia, un segno, un elemento materico, lo percepisci nella sua emozione e nella sua giusta carica.

ho messo per terra una resina cementizia bianco avorio che mi annulla completamente lo spazio e mi sembra di volare quando lavoro. Lo spazio di casa mia non ha muri, o meglio,  è tutto aperto."

 

 

 

Sefirot - installazione

"E' un essere angelico che si muove nei canali dell'albero delle sefirot, accede nelle diverse dimensioni metafisiche dell'Essere mostrando i suoi sigilli segreti per intercedere nel mistero e riportare nelle "cisterne" di Malkut quelle risposte di luce tanto richieste come dono dell'Eterno.
Ogni giorno il mio angelo si muove per compiere il suo viaggio, spesso anche dentro di me perchè benevolmente chiede di raccogliere le mie preghiere e le mie suppliche...
"

 

 

Albero sefirotico

Bosco

 

 

Fabbrica di D'

Lamed

 

 

"Così nascono i miei lavori, dai tumuli di cenere, di detriti, sepolture di cenere e sconfitte che sono alla ricerca nuovamente del fuoco della preghiera per ricostruirsi nella Luce.
Allora ho creato sulla lettera lamed, il suo sigillo e il suo valore numerico, un altro me stesso che mi "precedesse" nei passi e nelle paure,  indagasse nella vita per me e mi mostrasse la giusta via.... é una lettera vagamente antropomorfa che porta con sè sia la dimensione maschile che femminile: un suo equilibrio senza dover chiedere. Nel suo intercedere si lascia guidare dalla ricerca nella Luce di D-o, nella purezza dell'ascolto.
"

 

Hannukia di Lamed

 

 

 

 

Rotolo

 

 

 

kabballart@gmail.com

 

 

 

 

 

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