Film

« Il saggio e il semplice »
Tratto da un racconto di Rabbi Nahaman di Breslav

 

I rabbini di una yeshiva israeliana avevano bisogno di un progetto creativo e artistico che impegnasse gli studenti della “kittà meiuhedet” (classe speciale) per l’intero anno scolastico…cercavano un progetto educativo capace di entusiasmarli.
Ho loro proposto di girare un film insieme agli studenti.

Inizialmente i rabbini erano un po’ titubanti: è possibile che ragazzi con problemi psicologici i e familiari di ogni sorta siano in grado di impegnarsi in un progetto così complesso come quello di realizzare un film?


E’ così nato il film “Hakham veTam”, che si ispira al famoso racconto di Rabbi Nahman di Breslev.
Questo film è stato la conferma che il cinema ha una forza di persuasione unica e un potere educativo straordinario: girare un film non è un’arida lezione fatta di parole astratte, ma un’esperienza di vita che i ragazzi non dimenticheranno mai. Innanzitutto abbiamo redatto la sceneggiatura insieme a loro, raccogliendo le loro idee migliori. Inoltre, durante le riprese, i ragazzi hanno dimostrato una creatività inaspettata, hanno saputo tirare fuori tutto il potenziale che avevano seppellito dentro loro stessi a causa delle difficoltà della vita.
Il poter dimostrare a se stessi e agli altri di essere capaci di calarsi in un personaggio attraverso cui esprimersi, ha restituito loro sicurezza e autostima.


La scelta del tema è stata mirata: il racconto narra di due amici che hanno due percorsi di vita diversi: il saggio è dotato di un’intelligenza fuori del comune, una specie di genio che riesce in ogni impresa e che ottiene dalla vita successo e prestigio.
Il semplice è invece un  povero calzolaio che non riesce neppure ad aggiustare bene le scarpe. Tuttavia il saggio, malgrado i gloriosi risultati ottenuti, è perennemente triste, insoddisfatto, pieno di amarezza e di giudizio nei confronti degli altri, mentre il semplice, al contrario, pur se indigente e ignorante è pur sempre gioioso, ottimista, positivo, pieno di gratitudine per ciò che la vita gli offre.


Ad un certo momento si capovolgeranno le sorti: il pessimismo del saggio lo porterà ad un altezzoso disprezzo del mondo tale che lo condurrà alla miseria; mentre il gioioso ottimismo del semplice lo condurrà ad operare una grande trasformazione di se stesso e della sua vita…
Dando la possibilità ai ragazzi di calarsi personalmente in questo racconto, abbiamo insegnato loro che, anche quando nella vita si è privi di ogni cosa, è possibile con la gioia trasformare la nostra sorte, nefasta che possa essere: è possibile cambiare, è possibile riuscire. L’importante, come insegna Rabbi Nahman, è avere fede ed essere sempre nella gioia per tutto ciò che la vita ci dona.

Abbiamo realizzato questo film con mezzi poverissimi: per i costumi abbiamo fatto ricorso a dei gmahkim, le riprese sono state fatte con una semplice telecamera digitale e il montaggio è stato realizzato con il programma per dilettanti "movie-maker"; inoltre la mancanza di tempo dovuta ai tempi imposti, non ci ha consentito di rigirare quelle scene che necessitavano di alcune piccole correzioni (questo a scapito della fase finale di montaggio in cui a volte la continuità d'azione è leggermente compromessa)...eppure, malgrado tutto questo, anche con niente, abbiamo creato della poesia!

"Ragazzi, da questa esperienza avete imparato molte cose sulla vita che vi aspetta: girare la stessa scena mille volte per poi scegliere la versione meglio riuscita...sappiate che nella vita avviene come nel cinema: a volte tanti tentativi falliti sono necessari per raggiungere lo scopo ottimale e, alla fine, resta solo quello: HaShem monta il film della vostra vita scegliendo solo i vostri successi!

Avete imparato il senso della responsabilità: il cinema è innanzitutto un'esperienza di equipe, un lavoro di gruppo; siamo tutti collegati gli uni gli altri; l'errore di uno solo rende invalido lo sforzo di molti...anche se tutti hanno recitato bene ma uno solo ha fatto un errore, la scena è da rifare comunque! Possiamo portare a compimento l'opera soltanto se c'è collaborazione e armonia fra noi.

Tenacia: anche quando si è stanchi e si è tentati di mandare tutto all'aria, dobbiamo andare avanti e perseguire il fine prefisso...dobbiamo continuare a lottare fino alla realizzazione del nostro progetto."

 

Desiero ringraziare Rav Rahamim, per aver lavorato a tutte le fasi del lavoro e per la sua dedizione ai ragazzi.

Desidero inoltre ringraziare il Rosh HaYeshiva Rav Avinoam Horowitz per averci concetto di realizzare questo progetto e tutti i ragazzi per la loro creatività e spontaneità.

E' possibile fare richiesta del dvd al seguente indirizzo:

 

kabballart@gmail.com

 

 

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