dov'è il confine?
dov'è il confine fra realtà ed illusione?
dove la realtà e l'illusione si incontrano?
dove la realtà e l'illusione si separano?
che differenza c'è fra il ricordo dell'attimo vissuto
e il ricordo dell'attimo vissuto a guardare il vissuto altrui
impresso sulla pellicola di un film?
che differenza c'è, nella mia mente e memoria,
fra le immagine custodite
del ricordo di un momento realmente vissuto,
e le immagini custodite nel ricordo
di attimi di vita impressi sulla pellicola?
Entrambe le immagini
dimorano sfumate
senza contorni netti
dentro la mia memoria.
Esistono solo là:
nella mia memoria.
Al di fuori della mia memoria
di quei momenti non esiste più nulla.
Non esiste più traccia.
Se di tutto ciò che vivrò in futuro
rimarrà solamente
debole traccia nella mia memoria,
quando la mia memoria se ne andrà via con me,
sarà come se quel futuro non fosse mai stato vissuto.
Come se non fosse mai esistito.
Perchè dunque viverlo?
perchè vivere quel futuro
di cui non rimarrà traccia,
quel futuro che sarà come non fosse mai stato?
In fondo, quel presente inciso
sul nastro di celluloide,
diventa passato solo quando
giace inerte nella sua custodia;
ma ogni volta che esso è attraversato da un raggio di luce
e messo in movimento,
quel presente inciso su di esso,
da passato torna ad essere presente.
Ecco la differenza:
basterà riavvolgere il nastro
per rivivere quegli attimi incisi.
Ma come riavvolgere
il nastro della vita vera?
Con quale luce attraversarla
e su quale velo proiettarla
per riviverla una volta ancora?
Ho capito:
la mia memoria è il nastro.
Decido di deporlo questo nastro
nella sua custodia,
in attesa che possa ancora essere proiettato,
che possa essere ancora ed ancora
attraversato da un raggio di luce...